Gli studenti sono fruitori ottimali di AtlasFor, utilizzando un mezzo a loro familiare, come il web, per la conoscenza storico geografica del territorio.
Il progetto AtlasFor Scuola propone di far svolgere agli studenti non solo il ruolo di fruitori ma anche quello di PRODUTTORI di contenuti. Infatti con AtlasFor Scuola si insegna a utilizzare il software dell’Atlante per produrre e ordinare le ricerche, con il coordinamento dei loro insegnanti e l’accompagnamento dei tecnici dell’Associazione LandscapeFor (ALS).
I risultati delle ricerche e delle elaborazioni sono leggibili in AtlasFor in appositi comparti separati, accessibili solo ai partecipanti alla ricerca. Ove le ricerche risultino di interesse generale, vengono pubblicate nella parte di atlante accessibile a tutti.

Gli studenti diventano di fatto redattori dell’atlante e partecipano a questa grande impresa culturale, acquisendo d’altra parte elementi di un’impostazione metodologica professionale per la ricerca sul territorio in campo storico-culturale, per l’utilizzo dello strumento informatico e del web nella diffusione dei documenti iconografici e cartografici, per gli aspetti comunicativi e di divulgazione nella messa a punto dei testi e della loro versione in lingue diverse.

Con questa attività si soddisfano sia i requisiti dei progetti di classe sia quelli di sperimentazione del progetto “alternanza scuola-lavoro”, di cui alla Legge 107/2015, che possono essere variamente bilanciati secondo i programmi degli istituti o dei dipartimenti; questo tipo di di servizio è già stato sperimentato con cicli di 80 ore in 6 classi di scuole superiori torinesi. Inoltre il MIUR ha approvato un esperimento che si condurrà nei prossimi mesi in 4 scuole di Torino, Nichelino e Chieri, dove 8 classi di liceo produrranno materiali da inserire in AtlasFor per “Raccontare il proprio territorio” (questo il nome del progetto) e presentarlo agli altri studenti.

L’attività si svolge con una sequenza operativa ormai testata:

  1. Si decide di concerto tra Associazione e organi della scuola su quali aspetti e zone del territorio concentrare l’attenzione. In quel campo di indagine tutorial di formazione e accompagnamento (a c. di ALF) abilitano gli studenti alla raccolta di materiale documentario, alla referenziazione delle fonti, al loro ordinamento in forma di racconto per immagini, alla dotazione di didascalie esplicative, alla traduzione in lingue straniere, all’elaborazione tecnica delle immagini per l’immissione sul web.
  2. Si articola il progetto in dettaglio, sempre in collaborazione ASF e organi scolastici precisando in particolare:
    1. le competenze da acquisire, riferite agli obiettivi formativi dei curricula;
    2. gli aspetti operativi: luoghi, temi, sviluppo temporale, durata, sequenze;
    3. le eventuali opportunità o necessità 
particolari di apprendimento di casi specifici;
    4. i compiti, i tempi e il personale coinvolto (della Scuola e dell’Associazione LandscapeFor).
  3. Si formano gli insegnanti individuati come tutor con un breve corso diretto per acquisire le competenze per gestire il lavoro degli studenti entro AtlasFor.
  4. Si istruiscono gli studenti partecipanti con un corso iniziale (8/10 ore, anche on-line) di uso del database, della georeferenziazione e del software specifico di LandscapeFor Atlas, e delle modalità di scrittura per le didascalie dei documenti. Eventuali approfondimenti (ad esempio introduzione ai “Sistemi Informativi Territoriali”, gestione dei contenuti multimediali, scansioni e trattamento delle immagini, criteri di archiviazione dei documenti) vengono messi in campo caso per caso, in base alle esigenze specifiche.
  5. Si attivano gli studenti che lavorano in gruppi o singoli, a scuola o a casa, riferendosi alle biblioteche del territorio e ad altre fonti indicate dai docenti; 
sono assistiti da un team di tutor interni (docenti) ed esterni (ASF), che assicurano l’accompagnamento e il monitoraggio delle competenze acquisite, elaborando in conclusione un report sull’andamento dell’attività formativa; 
 le biblioteche locali e, ove possibile, le amministrazioni comunali, vengono coinvolte per costituire punti di raccolta del materiale documentario non disponibile sulla rete, a cui gli studenti devono poter avere accesso per le riproduzioni e l’inserimento in atlante.
  6. Si assistono gli studenti con interventi on line sulle attività del singolo gruppo, indicando correzioni o risolvendo difficoltà in itinere con forme di assistenza in remoto. Gli studenti possono vedere il lavoro dei loro compagni ed intervenire. Ogni intervento viene registrato con data e nome dell’operatore; 
le elaborazioni messe a punto dal gruppo possono essere presentate per essere “pubblicate” nell’Atlas, previa validazione di un comitato scientifico. In ogni caso le elaborazioni possono essere in qualsiasi momento scaricate in formati .pdf.
  7. Si organizzano una o due volte – nel corso del programma – workshop di mutua presentazione dei lavori, con confronto tra le classi e illustrazione del territorio e degli ambiti indagati da parte di ciascun gruppo (tra diversi istituti di un ambito territoriale).
  8. I costi della attivazione sono proporzionati al numero di studenti e ai servizi richiesti, ma in ogni caso sono riconducibili ai fondi disponibili per l’offerta formativa di classe e per l’alternanza scuola-lavoro, proporzionando gli impegni in tempi e oneri sulla base delle disponibilità di ogni istituto.

 

 

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