È in noi che i paesaggi hanno paesaggio.
Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo.
Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.
(Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine)
“I simboli svelati” sono una delle iniziative nell’ambito di “AtlasForBarocco 2020”, il programma di interventi di servizio dell’Associazione LandscapeFor per favorire un nuovo approccio culturale e l’accessibilità in sicurezza ai luoghi del Barocco piemontese in occasione del panel di iniziative “L’essenziale è Barocco”.
Si tratta di uno strumento “ludico” per incuriosire intrattenere e divertire il torinese e il visitatore suggerendo diverse piste di lettura e di approfondimento sulla città barocca.
E’ la prima prova di un gioco di esplorazione (per il momento focalizzato su Torino) che sarà avviato nel prossimo mese di maggio su AtlasFor e contemporaneamente sulla pagina Facebook di LandscapeFor-LSF (www.facebook.com/landscapefor).
Il gioco fa tesoro di due esperienze di “caccia agli indizi” in Torino avviate da LSF in questo periodo di lockdown: Caccia al Bonet e To(u)ret (si vedano a tale proposito gli articoli pubblicati sul nostro magazine: https://magazine.landscapefor.eu/2020/04/caccia-al-bonet/).
Con “I simboli svelati” si vuole alzare il livello dei contenuti e della interazione con il pubblico: ci siamo prefissati un target culturalmente curioso ma che non debba avere necessariamente una specifica competenza storica/architettonica/urbanistica: basta un po’ di intuito e l’utilizzo di Google con le “parole chiave” riportate negli indizi, o, anche meglio, la capacità di rovistare tra le schede di AtlasFor.
Proponiamo infatti di scoprire alcuni luoghi significativi del Barocco torinese (sulla falsariga dell’indagine nella Roma barocca descritta da Dan Brown in Angeli e Demoni): luoghi collegati tra loro da una figura geometrica “immaginata”, che tuttavia permette di apprezzare l’unitarietà (e la straordinarietà) di un progetto e di una visione urbanistica dispiegata lungo due secoli, che non ha pari in tutta Europa.
Nella scelta dei “punti” da scoprire abbiamo evitato di far riferimento alle architetture più note, nello spirito di AtlasFor che intende valorizzare gli aspetti meno conosciuti dei grandi eventi storici e culturali, scegliendo piazze, chiese, giardini, architetture militari e sistemazioni urbane fondamentali per il complessivo disegno barocco di Torino, ma fuori dai riflettori della modalità “Tripadvisor”.
Come si gioca?
Il giocatore viene invitato a immedesimarsi in Philip Brown¹ – uno dei massimi esperti di iconologia al mondo² – e a seguire un percorso di indagine che si articola con rimandi interni all’Atlante e ad immagini pubblicate sulla pagina Facebook.
Il giocatore-Brown ha appena ricevuto dall’Italia una lettera con un breve testo e due indirizzi web. La missiva è stata inviata da Humbert Coe³ famoso collezionista di stampe e disegni antichi e moderni, recentemente scomparso, stimato da Brown per le ricerche effettuate sui “simboli nascosti” nella vedute storiche di paesaggi e città. Brown comprende che il collezionista ha voluto inviargli – alla stregua di testamento simbolico – un testo che nasconde un messaggio da decrittare utilizzando AtlasFor e alcune indicazioni su Facebook
Brown pertanto si collega all’atlante e alla pagina social avviando così la sua indagine.
Gli indizi si sviluppano spingendo il giocatore su un doppio percorso di esplorazione: un primo più accessibile per “scaldare i motori”; un secondo – a seguire – che richiede un impegno di poco superiore.
Primo livello: La croce di San Lorenzo.
Una croce si sviluppa a partire dalla chiesa di San Lorenzo: si deve esplorare la mappa di AtlasFor
e individuare i luoghi che corrispondono alle estremità dei bracci.
Suggestione per il partecipante al gioco, con l’individuazione della “croce di San Lorenzo”
riportata sulla “Pianta topografica della Città di Torino del 1769”
Secondo livello: Il cammino stellato.
Bisogna trovare in via Garibaldi la punta di una stella e partire alla ricerca degli altri quattro vertici.
lndividuazione del “cammino stellato” sulla “Pianta topografica della Città di Torino del 1769”
Nelle schede luogo relative ai punti che compongono i due simboli i partecipanti troveranno alcune lettere dell’alfabeto che al termine dell’indagine comporranno una frase che i partecipanti dovranno inviare all’indirizzo mail simbolisvelati@landascapefor.eu.
Ai primi tre concorrenti che invieranno le soluzioni esatte sarà dato in premio un abbonamento annuale alla rivista “Torino Storia”, che LandscapeFor ha appositamente scelto in coerenza con la natura del gioco.
Per ulteriori informazioni: info@landscapefor.eu.
¹ “Philip Brown” è la crasi tra i nomi di Philip Marlowe (il private eye, nato dalla penna di Raymond Chandler) e di Dan Brown, l’autore dei best seller con protagonista il professore di Harvard Robert Langdon.
² Brown – docente e ricercatore presso l’Aby Warburg Institute di Londra – è diventato celebre per aver fatto riaprire le indagini in merito ad alcune morti misteriose del passato: ad esempio, sulla base degli indizi da lui individuati nella iconografia dell’epoca (e pubblicati in un libro di grande successo) è stata riesumata la salma del Papa Celestino V e ne è stata accertata la morte violenta (avvenuta il 19 maggio 1296).
³ Confidiamo che i giocatori perdoneranno il riferimento anagrammatico a Umberto Eco, collezionista di disegni di architetture enigmatiche, torinese di adozione.