Valorizzare e sostenere il turismo di prossimità, raccontare i territori per godere del turismo lento portando l’attenzione su quei beni che, prendendo in prestito un termine che piace tanto alla musica,  potremmo definire meno “mainstream”.
Questo è l’impegno che l’associazione culturale LandscapeFor ha preso, lavorando nel produrre servizi per valorizzare e sostenere i progetti e le attività di interesse socioculturale che utilizzano il paesaggio come ingrediente fondamentale, come Atlasfor.
AtlasFor è la nostra web-app online, utilizzabile anche con smartphone e tablet, con una dotazione multimediale per illustrare i punti di interesse del territorio georeferenziati su mappe. Tramite le schede, i progetti e i racconti, viene narrato il paesaggio nella sua interezza. Un atlante on-line che racconta gli elementi di interesse del territorio attraverso immagini, considerando il paesaggio è la nostra proposta principale, rivolta soprattutto ai gestori del territorio.
Questo repertorio è a disposizione del visitatore, è implementabile, aggiornabile e traducibile. Una delle nostre mission, dopo esserci occupati dei centri urbani di Torino e Genova, è legata al territorio provinciale della regione Piemonte.

Il progetto “AtlasFor Canavese. Territorio, beni culturali, Paesaggio attivo” sarà presentato nel corso di un incontro on line il prossimo 13 maggio 2021, pensato per promuovere la conoscenza e l’apprezzamento dei beni e delle attività culturali diffuse nel territorio del Canavese.
Il progetto, avviato grazie al contributo di Compagnia di San Paolo tramite il bando “Luoghi della Cultura”, racconta l’ambito dell’Anfiteatro Morenico tramite una novantina di schede di beni e di paesaggi, relative a circa 200 POI che il Piano Paesaggistico Regionale ha individuato nella zona.
La proposta dell’associazione culturale è stata estesa al Paesaggio Attivo, ossia quegli operatori, individuati da parte di stakeholder locali, che danno rilevanza culturale alle proprie iniziative nell’offerta dei beni e del paesaggio, nella ricettività, nelle imprese agricole e artigianali, creando un primo ordinato di racconti e servizi per la visita, da arricchire con gli approfondimenti locali dei brani di territorio ancora da esplorare: musei, ecomusei e parchi con iniziative di rilevanza territoriale, iniziative e pratiche pubbliche o del terzo settore per la qualità del paesaggio materiale e immateriale, iniziative per valorizzare beni utilizzati per attività culturali e performing art, attività di produzioni e servizi locali di qualità.
Mai come in questo momento è di vitale importanza ragionare sul turismo di prossimità, concetto che è contenuto da sempre nella filosofia di Landscape For. L’attenzione al turismo di prossimità può essere il risultato della commistione tra i criteri culturali e le eccellenze del territorio.

«L’Italia è forse il paese al mondo che più si può giovare della tendenza a riscoprire il turismo di prossimità.  Per molte ragioni i cittadini delle aree metropolitane sono spinti a esplorare il territorio nel raggio di 100/200 km. per godere di un immenso patrimonio non solo di beni ma anche di “paesaggio attivo”, formato dagli operatori che danno rilevanza culturale alle proprie iniziative nell’offerta dei beni e del paesaggio, nella ricettività, nelle imprese agricole e artigianali.»
Paolo Castelnovi, Presidente dell’Associazione LandscapeFor
La presentazione del 13 maggio riguarda la descrizione di un primo telaio che ha avuto luce grazie al coinvolgimento di oltre quindici amministrazioni locali e oltre venti soggetti del paesaggio attivo, che si spendono per far implementare l’Atlante con altri contributi, in modo da farlo diventare sempre più utile per il visitatore, ma anche per il comune che deve adeguare il Piano regolatore al Piano paesaggistico.
AtlasFor Canavese si occupa di alcuni territori scelti in base alla prossimità dell’Anfiteatro morenico di Ivrea, della via Francigena e del canale di Caluso, comprendendo quindi parte del Canavese e dell’Eporediese. Le porzioni di territorio individuate, insieme ai loro beni culturali e al paesaggio attivo, sono cinque:
– la zona di via Francigena che collega Settimo Vittone a Viverone
– il paesaggio della via Francigena dell’Anfiteatro morenico
– Il territorio incluso tra Mazzè e Ivrea
– la zona compresa tra Castellamonte e Ivrea
– l’area intorno al Canale di Caluso


Queste sono tutte aree situate fuori dal centro urbano di Ivrea, che sono state individuate a partire dai risultati del Piano Paesaggistico Regionale del 2021, una fonte che ha dato la possibilità di conoscere i beni e le zone paesaggistiche più importanti dal punto di vista culturale e naturalistico.
Parallelamente, gli stakeholders locali ci hanno invece permesso di conoscere le realtà del territorio che restano ancora invisibili ai centri metropolitani. L’esperienza con l’attività di mappatura, la sua sistematica attuazione e la selezione adeguata delle emergenze del territorio nascono dunque da una attenta osservazione dei bisogni e dall’intento della valorizzazione dello straordinario patrimonio ancora spesso troppo poco valorizzato. Il coinvolgimento con gli attori locali porta alla creazione di una rete che coinvolge anche i profili istituzionali e che si muove all’unisono per valorizzare il territorio, in particolar modo quello meno proposto nei circuiti mainstream.
Nel ragionamento sul territorio non sono mancati gli interrogativi suscitati anche dalla situazione pandemica. L’associazione ha quindi sviluppato due ulteriori ramificazioni che hanno riguardato in un primo tempo il coinvolgimento dei musei per creare contenuti fruibili a distanza, come Meraviglie Vicina Mai Viste, e in un secondo momento un servizio di prenotazioni rapido e intuitivo, di facile gestione, adattabile a ogni attività, dal complesso museale al ristorante.
Per sostenere il paesaggio attivo è stato proposto il sistema #negoziacasa, iniziata pensata per gli esercenti che ha voluto mettere in rete gli e-commerce delle attività selezionate. Le attività di Paesaggio Attivo potranno fruire così dei nostri servizi di prenotazione e acquisto online.
L’intento della proposta nei territori presi in considerazione è quella di unire i beni naturali, culturali e produttivi con le emergenze del paesaggio attivo, creando una serie di percorsi facilmente definibili dagli utenti finali, che porti giovamento alle attività socioeconomiche corrispondenti tramite uno sviluppo sostenibile e una ripartenza per creare le fondamenta di una rete utile al turismo di prossimità e alla valorizzazione dei nostri territori.
Per chi volesse partecipare al progetto AtlasFor Canavese. Territorio, beni culturali, Paesaggio attivo o al convegno del 13 maggio, vi invitiamo a contattarci su info@landscapefor.eu. Inoltre, Atlas vive anche sui nostri social: siamo attivi su Facebook e Instagram.
Ci diamo dunque appuntamento giovedì 13 maggio 2021 sui nostri canali social!

« »