AtlasFor Canavese è un dossier speciale di Atlasfor, che nell’area canavesana presenta oltre 100 schede di punti di interesse tra beni e attività, redatte e messe a disposizione del turismo culturale e naturalistico, mobilitando sino ad ora oltre 50 operatori locali tra sindaci, produttori e servizi (vedi la lista allegata).

Si tratta di un work in progress che per ora interessa i beni diffusi, i piccoli centri, le attività di produzione artigianale e di ricettività locali dell’anfiteatro morenico e che si arricchirà nei prossimi mesi, non solo con le nuove adesioni dei Comuni sino ad ora partecipanti, ma anche con Ivrea e i beni olivettiani (per i quali è prevista la stesura di un protocollo di accordo con Comune e Coordinamento del Sito UNESCO).

Atlasfor è una webapp online di accesso libero, che presenta una mappa con schede dei beni e delle attività culturali, basate su immagini storiche o video (che aggiungono conoscenza a ciò che il visitatore può vedere direttamente) con brevi didascalie, destinate al turista curioso che esplora gli aspetti meno noti del territorio. A questa base, con schede del tutto analoghe, gli operatori locali pubblici e privati aggiungono direttamente immagini e segnalazioni per mettere in vetrina le loro iniziative e invitare ad approfondire sul proprio sito web. Ne risulta un racconto ricco e articolato, costruito con la partecipazione attiva degli operatori: una finestra che riassume l’offerta turistica e culturale del territorio in un panorama racconto unitario di beni, attività culturali, ricettività, enogastronomia, artigianato.

Questo esperimento, attivato in circa 6 mesi (con un contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo per la fase di impostazione) mostra l’efficienza di uno strumento operativo, sinora applicato solo a città (con circa 500 schede tra Torino, Genova, Este) e che ora sperimentiamo per i territori con beni diffusi per la promozione delle iniziative locali, con una strategia che sta riscuotendo interesse in Regione e al Ministero della cultura.

Mentre il dossier si rimpolpa investendo nuovi territori (Val Chiusella, Canale di Caluso, Cuorgnè etc.) e approfondendo itinerari e schede dei beni, nell’immediato (e gratuitamente per il 2021) gli operatori che lo desiderano possono avere a disposizione:

  • una”specchiatura”(cioèlariproduzione)dellapiattaformaAtlasForsullahomepagedeiproprisiti,in modo da offrire immediatamente un’immagine ricca e interattiva della offerta del territorio (che il visitatore può attivare nella modalità «around me»),
  • l’inserimento su AtlasFor di ulteriori punti di interesse (a partire ovviamente da schede delle sedi delle attività di ricettività o di servizi o di produzione interessante per il turista);
  • la messa a disposizione delle funzionalità “news”, “prenotazioni” e “vetrina attiva”, che si aggiungono ai materiali “fissi” inseriti nella scheda di POI, per segnalare le iniziative temporanee o gli aspetti commerciali (a gestione totalmente autonoma da parte dell’operatore).

Queste predisposizioni possono essere impostate nel giro di pochissimi giorni su richiesta e sono poi implementate dall’operatore stesso successivamente. Ovviamente a monte va verificata con i gestori dei vostri siti web la compatibilità delle vostre piattaforme e del software del nostro atlante, per verificare le procedure per l’inserimento nei siti locali o aziendali della specchiatura di Atlasfor e viceversa l’agibilità da parte degli operatori della gestione dei moduli dedicati (calendari, news, prenotazioni, vetrine attive ecc., vedi presentazione

La presentazione è anche l’occasione per ringraziare chi ha collaborato a questa prima fase di impostazione del dossier, a partire da Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha contribuito allo sforzo iniziale di predisposizione delle schede, al Club per l’UNESCO di Ivrea, ai numerosi Comuni e alle associazioni che ci hanno aiutato sino ad ora e che vorremmo accompagnare in questa faticosa fase di avvio di una rete che durerà nel tempo dando i suoi frutti a lungo.

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