Itinerari per visitare in sicurezza il patrimonio culturale diffuso

È una strana stagione, in cui possiamo muoverci con una certa cautela, rimanendo nei dintorni di casa, evitando di addensarci e rifuggendo i luoghi affollati. Si invertono i poli magnetici della nostra geografia: le mete più frequentate sono off limits, di voli lowcost non se ne parla. 

Allora faremo rotta verso nuovi lidi, ma vicini. 

È un’occasione unica per valorizzare i beni diffusi, promuovere il turismo di prossimità, la mobilità lenta, i piccoli gruppi e le visite approfondite.

Si forma una domanda potenziale, i cui numeri, nell’intorno di 150/200 chilometri dalle città metropolitane, sono interessanti. Ma è una domanda debole, incerta, poco abituata a costruirsi itinerari basati su mete “minori”, e anche i territori sono poco attrezzati a proporsi nell’insieme, come paesaggi che integrano molti punti di interesse diversi. 

Per queste prospettive contraddittorie, da una parte promettenti e dall’altra necessitanti di servizi e aiuti, l’associazione LandscapeFor (LSF) lancia il progetto MVMV- Meraviglie Vicine, Mai Viste, un servizio di coordinamento per l’apertura sostenibile e le visite in sicurezza dei beni e dei centri “minori”.

Noi di LSF conosciamo bene la situazione: con il nostro atlante AtlasFor abbiamo catalogato – intorno ai poli culturali maggiori – decine di piccoli musei, siti di rilievo culturale, nuclei storici che costituiscono una ricchezza straordinaria e quasi sconosciuta. 

In tempi di “spalmatura” dei flussi turistici, riconoscere le prossimità e le possibili relazioni di questi beni diffusi può costituire una risorsa formidabile per il turismo di prossimità che caratterizzerà le vacanze dei prossimi anni. Al tempo stesso, occorrono nuovi strumenti e prestazioni per affrontare le necessità dell’emergenza: mettere in sicurezza i visitatori (a partire dallo stabilire la capacità di accesso ai beni), gestire le prenotazioni, rendersi visibili nell’offerta di turismo culturale diffuso. 

Il progetto MVMV mette a disposizione dei soggetti che promuovono la fruizione dei beni culturali diffusi:

  • strumenti per coordinare le visite e rendere sostenibili le prestazioni degli operatori culturali locali 
  • servizi per facilitare il turismo di prossimità in termini di ricettività e ristorazione.

Gli obiettivi di MVMV

1. Prima fase (da giugno 2020): aumentare la visibilità e l’accessibilità ordinata e programmata ai beni e ai siti del patrimonio culturale diffuso e dei servizi di ricettività connessi, con una web app che fa conoscere i beni e i centri di interi ambiti territoriali e informa il turista sul loro stato di accessibilità (giorni e orari liberi da prenotazioni).

2. Seconda fase (da settembre 2020): Potenziare la promozione della visita dei beni diffusi su prenotazione, con funzionalità di app o web app che consentono agli operatori locali di assegnare codici ai visitatori per avere accesso automatizzato a beni (con una drastica riduzione delle necessità di presidio locale dove i beni siano video sorvegliati in remoto).

Uno strumento operativo 

Si tratta di dare lo spazio che merita a un grande patrimonio di beni sottoutilizzati, che stimiamo in almeno 500 per regione, 10.000 in Italia. Le regole sanitarie possono costituire il blocco definitivo per molti di questi, se ritenute troppo difficili da risolvere, o viceversa un’occasione per essere riconosciuti e valorizzati, se le si riesce ad affrontare insieme e semplicemente, con piccoli servizi digitali che consentano di superare gli ostacoli.

Per questo nel progetto MVMV si propone di utilizzare una partizione del nostro atlante AtlasFor adeguato alle nuove esigenza, per offrire subito una mappa e schede per punti di interesse che costituiscano sia una vetrina dei beni poco conosciuti nei territori privi di grandi polarità, sia un quadro di coordinamento delle prenotazioni già effettuate e della loro accessibilità, necessario per consentire al visitatore di organizzare itinerari in interi comprensori poco conosciuti e accedere in sicurezza ai siti culturali. 

Oltre alla scheda di ogni punto di interesse (che racconta per immagini il Bene culturale o l’attività che si gestisce, per le quali si rinvia al video Scopri AtlasFor ) sono di seguito schematizzate le nuove funzionalità previste e le modalità di realizzazione del progetto.

Funzionalità per l’utente

Entrando in AtlasFor, si selezionerà l’icona di un punto di interesse sulla mappa e si aprirà una scheda suddivisa in capitoli. Cliccando sul calendario si potrà visualizzare lo stato aggiornato delle prenotazioni, con date e orari disponibili per la visita in sicurezza. 

Per prenotare direttamente da AtlasFor basterà cliccare sul pulsante ACCEDI E PRENOTA: una breve registrazione reindirizzerà nuovamente alla pagina del calendario dove sarà disponibile un form di contatto con il gestore.

Inquadrando in AtlasFor il territorio che si vuole visitare, con l’opzione “Lista” si hanno a disposizione tutti i punti di interesse compresi nel territorio (culturali e di servizio) per organizzare un programma di visite e un itinerario di viaggio nell’area. Al contempo sarà sempre disponibile un tasto per raggiungere il calendario e visualizzare le disponibilità.

Funzionalità per l’operatore locale (prima fase)

Il servizio MVMV viene offerto da un soggetto committente (istituzionale o non), interessato a promuovere il riconoscimento e la fruizione dei beni culturali diffusi in un ambito territoriale o tematico e si rivolge agli operatori culturali locali pubblici o privati e del III settore (gestori di musei, complessi archeologici, militari e industriali, ville, chiese, edifici pubblici, centri storici e paesaggi colturali, beni immateriali, manifestazioni…)

LSF predispone un catalogo “tecnico” dei punti di interesse dell’ambito da servire. La lista viene validata dal committente (la lista iniziale conta almeno 60 POI per ogni ambito individuato, ed è facile implementarla successivamente, a richiesta). Alla lista si affiancano gli operatori gestori dei beni individuati o produttori di servizi di ricettività qualificati (b&b, ristorazione, etc…).

LSF invia, agli operatori gestori dei beni individuati, una call per l’adesione gratuita al progetto. L’operatore locale che aderisce comunica (con un format basato sulla norma da rispettare) la capacità massima per la visita o la fruizione del bene in sicurezza, l’orario e i giorni di visita, i riferimenti per indirizzare i visitatori alle prenotazioni.

L’operatore si registra all’interno della piattaforma e effettua l’accesso sulla scrivania, dove troverà il tasto per raggiungere il calendario. Al primo accesso dovrà impostare i dati base, successivamente andrà a modificare il calendario per integrare le nuove prenotazioni.

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Categorie: Progetti